

Stefano Reali, regista e sceneggiatore di grande popolarità (“In barca a vela contromano”, “Ultimo”, “Lo scandalo della Banca Romana”, “Le ali della vita”) ha recentemente dato alle stampe un volume che indagata la figura di William Shakespeare. Il grande drammaturgo non avrebbe potuto scrivere le opere che gli vengono attribuite: il suo livello di scolarizzazione era troppo basso per consentirgli dare alla luce opere ricche di minuziosi dettagli filosofici, giuridici, descrittivi oltre che particolarmente evolute linguisticamente. La spiegazione fornita dal romanzo di Reali, ampiamente documentata attraverso un lavoro di ricerca bibliografica durato anni, è che la penna che scrisse realmente di capolavori di Shakespeare apparteneva a John Florio, poeta di origini italiane i cui genitori erano emigrati a Londra per sfuggire alla Santa Inquisizione. Inoltre, secondo Reali, la regina Elisabetta approfittò dello smisurato talento del poeta per commissionare alcune opere che riabilitassero l’immagine dei Tudor, dando vita ad una delle prime operazioni paragonabili alla propaganda moderna.


Le verità nascoste su Russia, traffico di armi in Ucraina, torture ai danni di giornalisti (pensiamo al caso Assange), Gaza, vaccino anti Covid e controllo digitale dei popoli. Se non ci fosse una televisione come Byoblu certe notizie non circolerebbero. Tanti intellettuali sarebbero costretti al silenzio e tante proteste di piazza sarebbero oscurate. In una fase come questa, fatta di limitazioni digitali (vediamo tutti i giorni cosa accade sui social network) è fondamentale dare sostegno a chi fa informazione libera. Ne parliamo con David Colantoni (scrittore-saggista) e Roberto Vivaldelli (scrittore e giornalista).


70 anni fa la televisione ha iniziato la propria trasformazione da semplice “elettrodomestico” a presenza costante ed influente “nelle case degli italiani”. Il suo ruolo si è evoluto costantemente, passando dal monopolio pubblico, alla presenza delle TV private, fino all’avvento dei social network, che influenzano la televisione e ne sono a loro volta influenzati. Ma quali sono le differenze tra questi due mezzi di comunicazione e quali sono i limiti di libertà ed i controlli applicati ad entrambi? In un mondo dove l’informazione si è incanalata ed è spesso distante dai cittadini, sappiamo che la presenza di un’emittente come Byoblu è fondamentale. Ne parliamo con il professor Carlo Magnani


Nel tardo pomeriggio di venerdì si è consumato a Mosca un attentato terroristico presso la Crocus City Hall che ha causato centinaia di vittime e feriti. L’ISIS ha rivendicato l’attacco, ma rimangono forti dubbi sull’identità degli attentatori e soprattutto chi ha pianificato l’intera azione. Con Franco Fracassi, giornalista di inchiesta proviamo a tracciare ipotesi e scenari.


Alcune notizie dal TG: Possibile accordo per Assange. Gli avvocati di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, starebbero valutando la strada del patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia americano. L'ipotesi è quella della dichiarazione di colpevolezza per un reato meno grave rispetto a quello con il quale è incarcerato ora. Lo rivela il Wall Street Journal. Tra lutto e guerra. Oggi giornata di lutto nazionale in Russia dopo l'attentato di venerdì 22 marzo a Mosca. Cinquemila persone hanno già donato il sangue per i feriti. Intanto, tornando sul fronte di guerra, fonti ucraine riferiscono che, la notte scorsa, la Russia ha attaccato Kiev e la città occidentale di Leopoli con 57 missili. Indagati per odio razziale. Il professor Alessandro Orsini e chef Rubio sono finiti sotto indagine. L’accusa è "istigazione all'odio razziale". La denuncia viene dalla Comunità ebraica di Roma. "Lo sterminio di un popolo sarà sempre possibile fino a quando ci saranno persone come Netanyahu” aveva scritto il docente in uno dei tweet contestati. Secondo i denuncianti la critica alla politica di Israele è un attacco agli ebrei come popolo. Cosa c'è dietro le centrali a biomassa. Affari sporchi in Calabria con i fondi europei. Ecco il business che si cela dietro alle centrali a biomassa. Stiamo parlando di sistemi industriali, stabilimenti che bruciano legna verde per produrre energia classificata come pulita e “rinnovabile”. Ma la realtà è un po' diversa da come viene raccontata. Cosa accade ai fondi dell'Unione europea: l'inchiesta.


Per oltre 70 anni gli europei sono stati abituati alla pace, almeno nel loro piccolo giardino. Oggi invece la narrazione sembra andare direttamente all’opposto, al punto da dover preparare i civili alla guerra, cosa che la rende molto più vicina di quanto abbiamo pensato fino ad ora. Prima erano gli aiuti umanitari, poi armi sempre più potenti e quanto manca prima che ad essere inviati in Ucraina siano anche i nostri soldati? Una narrazione, inoltre, che ricorda molto la propaganda del primo e secondo conflitto mondiale. Ne parliamo con lo storico Paolo Borgognone.


Il 3 marzo 1944 un treno merci resta bloccato nella Galleria delle Armi, poco dopo aver superato la stazione di Balvano, in provincia di Potenza. Sebbene sia un treno merci, il convoglio è carico di persone: più di 600 che troveranno la morte in quella galleria. Di chi è la responsabilità e perché questo disastro ferroviario che è stato paragonato al “Titanic” per gravità è rimasto sepolto per decenni nella memoria storica e collettiva del nostro Paese? L’avvocato e scrittore Gianluca Barneschi ha ricostruito l’intera vicenda grazie a documenti esclusivi desecretati e che lo hanno portato fino a Londra.


Il bilancio delle vittime palestinesi nello scontro tra Hamas e Israele aumenta di ora in ora: secondo fonti di Al Jazeera solo nelle ultime ore sarebbero state uccise 24 persone in attesa di aiuti in un raid dell’Idf e altre 15, in maggioranza donne e bambini, che si trovavano in una casa nel centro di Gaza City. Secondo il ministero della salute di Gaza dall’inizio della rappresaglia israeliana sono molti oltre 30mila palestinesi. Proseguono intanto i tentativi per un accordo sul cessate il fuoco: il segretario di Stato americano Antony Blinken oggi è in Arabia Saudita e domani andrà in Egitto mentre il Canada sembra intenzionato a non inviare più armi in Israele.


C’è un vuoto legislativo sul fine vita e sulla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. Un vuoto che al momento e riempito dall’intervento delle regioni e delle autorità locali. Per questo la Corte costituzionale ha sollecitato il Parlamento a legiferare, sotto la pressione di un possibile intervento della Corte stessa. Ma dove finisce la volontà e dove comincia il diritto? Ne parliamo con il giornalista Giuliano Guzzo


Negli scorso mesi il biochimico Gabriele Segalla ha condotto studi chimici e tossicologici sul Cominarty, il cosiddetto vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer, concentrandosi sulle nanoparticelle lipidiche: quegli elementi che, legandosi al filamento di Mrna ,lo veicolano all’interno della cellula dove poi avviene la sintesi della proteina Spike. Gli studi, pubblicati in peer review sulla rivista “International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research” (IJVTPR), evidenziarono gravi problemi di tossicità legati agli elementi indagati, problemi riscontrati dalla stessa casa farmaceutica Pfizer Biontech in un brevetto depositato il 26 novembre 2019 e intitolato “RNA formulation for immunotherapy”. Il primo di questi studi fu anche allegato alla denuncia formulata da “Avvocati Liberi” nei confronti di Roberto Speranza e Nicola Magrini su cui la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta tuttora pendente. Lo scorso 3 marzo il dottor Segalla ha pubblicato un nuovo studio dal titolo: “Adjuvant Activity and Toxicological Risks of Lipid Nanoparticles Contained in the COVID‑19 “mRNA Vaccines” , anch’esso pubblicato in peer review su IJVTPR. Nel suo nuovo lavoro il biochimico indaga le ragioni che determinarono la decisione di Pfizer-Biontech di non effettuare test di cancerogenicità e genotossicità sul proprio prodotto. Una decisione in contraddizione con le Linee Guida dell’OMS riguardanti i vaccini contenenti nuovi adiuvanti, cioè eccipienti aventi funzioni stimolanti del sistema immunitario e mai prima utilizzati in un vaccino autorizzato. Nel documento ufficiale sulla gestione dei rischi (il cosiddetto Risk Management Plan), prodotto da Pfizer/BioNTech e accettato da EMA, si può leggere la seguente dichiarazione del fabbricante: “il vaccino non contiene un adiuvante” (Comirnaty, RMP, Oct 2023, pag. 112). Dichiarazione questa, che, nello studio di Segalla, viene accuratamente valutata, analizzata e dimostrata come scientificamente inconsistente, infondata e sostanzialmente falsa. Per conoscere nel dettaglio i contenuti di questo studio Byoblu ha intervistato il dottor Gabriele Segalla insieme all’avvocato Antonietta Veneziano


Secondo i documenti forniti dall’Istat, l’Italia avrebbe continuato a rifornire di armi Israele anche dopo il 7 ottobre. Questo significa che il nostro Paese ha contribuito al massacro dei civili nella Striscia di Gaza, ma non solo. C’è il forte rischio che parte di queste armi siano confluite nella comunità dei coloni israeliani della Cisgiordania. In questo caso l’Italia avrebbe rifornito delle forze paramilitari. Parliamo di tutto questo con Giacomo Gabellini, saggista e ricercatore indipendente.


L’Unione Europea si impone: entro il 2050 le nostre case dovranno essere ad emissioni 0. Con una direttiva passata in Parlamento con 370 sì, 199 no e 46 astensioni, l’Europa concretizza provvedimenti che mirano ad avere, entro il 2050, un parco immobiliare completamente rinnovato. Il tutto, ovviamente, poco prima delle elezioni europee che ormai sono dietro l’angolo. Ma cosa dovranno affrontare i cittadini? Quali spese saranno necessarie all’adeguamento? Cosa succederà laddove non ci saranno disponibilità economiche? Ne parliamo con il giornalista Carlo Cambi


Era il marzo 2020, sono passati esattamente 4 anni da quella conferenza stampa a reti unificate in cui l’allora presidente del consiglio Giuseppe Conte annunciava che l’Italia entrava in lockdown. Un concetto che non conoscevamo, per combattere qualcosa che, ci dicevano, non poteva essere curato. Era solo l’inizio di quello che qualcuno ha poi definito come una vera e propria “esercitazione militare” per la popolazione mondiale. Il punto centrale di tutto è stato però impedire le autopsie e poi boicottare i medici che curavano casa per casa in scienza e coscienza chi si contagiava. Ne parliamo con l’avvocato Erich Grimaldi, presidente della Fondazione Terapie domiciliari covid 19, l’evoluzione del Comitato terapie domiciliari covid.


Il Congo è una terra benedetta, ricchissima di materie prime, oro, ma anche cobalto, litio e tutti quei minerali fondamentali per la transizione cosiddetta “verde”. Una benedizione che però è da secoli anche la maledizione dei congolesi, schiacciati dal peso di un colonialismo ufficiale prima e ufficioso poi. Dal 1996 la Repubblica Democratica del Congo è attraversata da guerre, colpi di Stato e attacchi che hanno mietuto centinaia di migliaia di vittime, al punto che si è parlato anche di “genocidio” del popolo congolese. Ne parliamo con la documentarista esperta di Africa Nicoletta Fagiolo.


Con una decisione all'unanimità, la Corte suprema americana salva Donald Trump dichiarandolo eleggibile. E questo gli potrebbe aprire la strada alla nomination repubblicana per la Casa Bianca. Ne parliamo su Byoblu con il professor Luigi Curini, docente di scienza politica all'Università Statale di Milano.


Il dossieraggio dimostra come le informazioni private vengano utilizzate come un'arma impropria per attaccare e screditare avversari politici. Ma da questo rischio non sono esenti anche i semplici cittadini in balia di un Grande fratello che spia e registra ogni singolo movimento. Ne parliamo su Byoblu con il giornalista Francesco Giubilei.


La dissoluzione dell’Unione Sovietica ha fatto riemergere entità etniche e culturali che fino agli anni ’90 erano rimaste sopite sotto il cielo di Mosca. Una di queste è la Transnistria, regione della Moldavia al confine con l’Ucraina, che si è autoproclamata indipendente nel 1991 e già nel 2014 ha chiesto l’annessione alla Russia. Ora, il governo de-facto di Tiraspol, non riconosciuto dai Paesi membri dell'ONU, avrebbe chiesto supporto di Mosca contro le ingerenze del Governo moldavo. Uno stallo geopolitico che potrebbe causare l’apertura di un nuovo fronte di guerra, anche a causa delle ingerenze dell’Occidente e delle altre forze in campo. Ne parliamo con il giornalista Andrea Lucidi


Storica sentenza della corte suprema del Queensland in Australia. Il giudice ha stabilito che l’obbligo vaccinale imposto ai lavoratori è stato illegittimo. Si prevede ora una pioggia di ricorsi da parte di tutti coloro che hanno dovuto rinunciare per diversi mesi a lavoro e stipendio. Ne parliamo in questa intervista con Luis Maria Pardo.


“Niente è da escludere” e “tutto è possibile” pur di raggiungere l’obiettivo, cioè la sconfitta della Russia. Anche spedire in Ucraina soldati europei, secondo Emmanuel Macron. Una esternazione che sa di sottile dichiarazione di guerra e che ha costretto le massime cariche dei Paesi europei a prendere le distanze: eppure l’ombra della guerra non è mai stata così vicina. Ne parliamo con il giornalista Daniele Dell’Orco.


La strage di Firenze, dove il crollo di un solaio in un cantiere Esselunga ha portato alla morte di cinque operai, un italiano e quattro stranieri, ha riaperto l’annosa questione delle morti sul lavoro. Un trend che si mantiene alto e su cui sembra impossibile intervenire in modo deciso. Pesano i prezzi a ribasso, la concorrenza, la poca attenzione ai dispositivi di sicurezza. In tutto ciò si aggiunge che i meno “protetti” dal sistema lavoro sono gli stranieri. Sottopagati, sfruttati, vittime del caporalato: questa è la fine che fanno le “risorse” che invece di trovare un futuro migliore trovano la morte nei cantieri italiani, o sulle strade consegnando cibo per pochi centesimi l’ora. A partire dall’ultimo documentario prodotto da Michelangelo Severgnini, “Una storia antidiplomatica”, approfondiamo la faccenda, accendendo un faro anche sulla politica, sia di destra che di sinistra, che ha tutto l’interesse affinché la situazioni non cambi.


Quali sono i veri interessi del nostro Paese quando si parla di politica estera? A cosa serve investire cifre importanti, soprattutto dal punto di vista militare i vari governi che si sono succeduti non sono stati in grado di andare oltre una piatta linea atlantista? Sono solo alcuni dei dubbi sorti davanti alla notizia del via libera della Commissione Difesa della Camera all’acquisto di carri armati Leopard, per un costo complessivo stimato in 8 miliardi e 246 milioni di euro. Ne abbiamo parlato con il giornalista Marco Valle


Pronto un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russa. Nonostante questo l'economia del Paese sembra non risentirne e Putin si appresta, con molta probabilità, a uscire vincitore dalle prossime elezioni presidenziali. Ne parliamo con il giornalista Fulvio Scaglione.


La morte del blogger e attivista russo Aleksej Navalny è destinata a far discutere ancora per molto tempo. Non è ancora stata fatta chiarezza sulla causa del decesso, anche se i media occidentali hanno già allestito l’aula del tribunale indicando Putin come unico responsabile. Chi ha davvero ucciso Navalny? Ne abbiamo parlato con Giacomo Gabellini, saggista e ricercatore indipendente.


Debutterà tra qualche mese l'It Wallet, il portafoglio di identità digitale che sarà visualizzabile mediante una funzionalità dell’App Io. Sulla piattaforma verranno caricati documenti personali come il codice fiscale, la tessera elettorale e il certificato che consente la guida dei veicoli, richiamabili tramite codice QR. Lo ha annunciato recentemente Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza Consiglio con delega all'innovazione tecnologica. Un nuovo passo verso la "nuova normalità" del controllo digitale. Presentata come una tecnologia finalizzata unicamente a rendere più semplice la vita ai cittadini, la nuova applicazione aggregherà dati sensibili che in futuro potrebbero essere ulteriormente ampliati. Byoblu discute dell'argomento con uno dei maggiori esperti italiani sul tema, Glauco Benigni, che nel suo ultimo libro, Tsunami Internet, indaga l'impatto delle tecnologie digitali sulle democrazie contemporanee.


La protesta degli agricoltori arriva in un momento particolare per Bruxelles: a pochi mesi dalle elezioni europee e con lo spettro che le destre possano accaparrarsi un posto al sole anche nei palazzi comunitari. E dunque bisogna correre ai ripari e dare un contentino agli agricoltori che stazionano in presidio nelle varie città europee. Eppure ormai appare ben chiaro come il progetto di transizione “verde” sia totalmente incompatibile con le necessità del comparto produttivo e soprattutto con l’Eurozona. Due pilastri dell’Unione europea che vengono meno e su cui anzi rischia addirittura di schiantarsi. Ne parliamo con l’Europarlamentare on. Francesca Donato.


Per calmare la protesta degli agricoltori che sta divampando in tutta l’Europa, la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha ritirato la proposta europea di regolamento sui pesticidi. Ma cosa chiedono davvero gli agricoltori in proposito? Ne parliamo con l’agronomo Giuseppe Altieri


Tra le ragioni che motivano la protesta degli agricoltori vi è la resistenza a un nuovo modello alimentare giustificato e promosso ricorrendo a una formula largamente utilizzata in epoca Covid: “lo dice la scienza”. La carne sintetica prodotta da cellule staminali e la farina di insetti allevati in ambienti industriali sarebbero, sarebbero “sostenibili” per l’ambiente e “sicure” per la salute, ma dove sono i dati per affermarlo? Il piano “Farm to Fork”, prodotto dalla Commissione Europea, si propone di raggiungere una transizione dei modelli agricoli attraverso “la ricerca e l’innovazione” che sono considerati “fattori chiave per accelerare la transizione verso un’economia sostenibile e sana e sistemi alimentari inclusivi”. Ma dietro la consueta patina di buoni propositi è ormai facile intravedere politiche che favoriscono i giganti economici e una idea di uomo sempre più scollegato dalla natura. Byoblu ha discusso dello scientismo che sostiene i nuovi modelli alimentari e delle proteste alimentari che vi si stanno opponendo con i professor Giovanni Frajese, medico e endocrinologo.


Le immagini di Ilaria Selis condotta in tribunale in catene hanno suscitato comprensibile sdegno in Italia. Nonostante l’insegnante italiana in Ungheria sia accusata di reati gravi, la dignità dei detenuti dovrebbe essere sempre preservata. In contemporanea, l’Ungheria si trova sotto una forte pressione da parte dell’UE per il veto posto da Viktor Orban al “Quadro finanziario pluriennale”, che contiene il pacchetto di 50 miliardi di euro di aiuti all’Ucraina. Da anni il mondo politico e giornalistico progressista dipinge Budapest come una sorta di dittatura, in cui vengono calpestati i diritti fondamentali. Ma perché il vituperato primo ministro riesce a mantenere un così alto e prolungato livello consenso popolare? Quali sono i valori della società ungherese? Su cosa puntano gli investimenti governativi? E come mai Viktor Orban riesce ancora a tutelare gli interessi del suo paese mentre giganti come l’Italia, la Germania e la Francia sembrano piegati ai voleri dell’anglosfera? Byoblu ha posto queste domande al documentarista e membro di DSP Luca Belardi, che da diversi anni risiede a Budapest.


La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas potrebbe essere arrivata ad un punto decisivo: sembrano molto ben avviate le trattative per una tregua tra le parti, con la mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar. Si parla di sei settimane di cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. In parallelo c’è la questione della Corte Internazionale di Giustizia che sta portando avanti le accuse di genocidio contro Tel Aviv. Ne parliamo con Oussama Sghaier, ricercatore presso il Dimensions for Strategic Studies.


Vietato manifestare contro i bombardamenti di Israele su Gaza. Non si può nella Giornata della Memoria dell'Olocausto. Lo ha stabilito il ministro dell'interno Matteo Piantedosi. Andare in strada per esprimere solidarietà alla Palestina viene inteso come un atto di solidarietà ad Hamas. Plauso della Comunità ebraica di Roma. Ne parliamo con Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice.