

Marco Pastonesi "Se cadono tutti vinco io" Dino Zandegù cento storie vere al novanta per cento Ediciclo Editore www.ediciclo.it QUARANTA VITTORIE DA PROFESSIONISTA, UN’INFINITÀ DI PIAZZAMENTI, I DUELLI CON EDDY MERCKX E MARINO BASSO, LE OSPITATE A “QUELLI CHE IL CALCIO”... DINO ZANDEGÙ, BATTITORE LIBERO, CICLISTA ECLETTICO E CARISMATICO, È UN AFFABULATORE NATO CHE ACCENDE IL MONDO DEL CICLISMO CON LA SUA VERVE. I corridori di solito sono noti per la loro disciplina, per la loro vita da monaci… Dino Zandegù, no. Lui fa parte della schiera eletta dei matti, degli imprevedibili, degli allegri. Esagerava ed esternava, trasgrediva e peccava, e lo faceva mangiando e bevendo, cantando e recitando, sproloquiando, ricamando e improvvisando. Sarà il suo nome, Dino, l’unico diminutivo di una esistenza accrescitiva. Sarà il suo cognome, Zandegù, che fa rima con virtù e tribù, Gesù e Belzebù. Sarà la sua rivalità – il ciclismo si è sempre sublimato in duelli e dualismi – con Marino Basso. Sarà la sua pesantezza del pedalare in salita capace di trasformarsi in leggerezza del vivere in discesa, pianura e volata. Sarà la sua arte di raccontare storie vere – come precisa lui stesso – al novanta per cento. Perché molto appartiene alla storia, ma qualcosa anche al mito e alla leggenda, alla libera interpretazione e alla sincera ispirazione. Marco Pastonesi ha scritto per ventiquattro anni per la “Gazzetta dello Sport”. Si divide tra due passioni: il rugby e il ciclismo. Su quest’ultimo argomento con Ediciclo ha pubblicato: Gli angeli di Coppi (1999), Il diario del gregario (2004), La corsa più pazza del mondo (2007), I diavoli di Bartali (2016), La leggenda delle strade bianche (2017); ha curato Girardengo (2005) e Cavanna (2006). Nel 2011 ha curato, con Fernanda Pessolano, Attenzione ciclisti in giro, vincitore del Premio Coni; nel 2014 ha affiancato Alfredo Martini nella scrittura dell’autobiografia La vita è una ruota. Nel 2018, sempre con Ediciclo, ha pubblicato Spingi me sennò bestemmio. Storie di ultimi: maglie nere, lanterne rosse e fanalini di coda. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Luisa Mattia "Tempesta Matteotti" Edizioni Lapis www.edizionilapis.it Soprannominato “Tempesta” per il suo carattere determinato e appassionato, nell’autunno del ’23 Matteotti ha già alle spalle anni da fuggiasco, passati lontano dai figli e dalla moglie Velia, impegnato a sottrarsi alle violenze delle squadre fasciste. Consapevole dei rischi, Matteotti sceglie di trasferirsi a Roma per vivere accanto alla famiglia. Ed è qui, tra le strade del quartiere Flaminio, che ha inizio questa storia: un romanzo storico e popolare al tempo stesso. Una vicenda familiare, che si svolge nella cornice degli ultimi mesi della vita di Matteotti, tenendo fermi i vincoli biografici, ma dando anche grande spazio alla dimensione emozionale del protagonista. La vita di Giacomo Matteotti e di sua moglie Velia, a volte allegra e spesso burrascosa, si lega inesorabilmente a quelle di una giovane domestica e del garzone di un forno. Le loro vicende e le loro scelte ci conducono nella “tempesta” degli anni Venti, fotografando un momento decisivo della nostra storia. Grazie ad alcuni personaggi d’invenzione, la narrazione ci restituisce uno spaccato d’epoca attraverso il vissuto della gente comune, spesso povera di mezzi e d’istruzione, che ha accompagnato – o subìto – l’ascesa del regime fascista. . (Luisa Mattia) CON IL PATROCINIO UFFICIALE DELLA FONDAZIONE MATTEOTTI Età di lettura DAGLI 11 ANNI Copertina di IVAN CANU Luisa Mattia. Premio Andersen 2008 come miglior scrittore, è autrice di , e , programmi prodotti da Rai Kids. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Ceppo per il suo contributo alla cultura per l’infanzia. Molti dei suoi libri sono stati tradotti all’estero e insigniti di importanti riconoscimenti. Con Lapis ha pubblicato, tra gli altri, i fortunati romanzi (2016) e (2017), la raccolta di racconti (2021) e (2023). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Giorgio Scianna "Senza dirlo a nessuno" Einaudi Editore www.einaudi.it Manish ha sedici anni e vive insieme al padre, che piú che un genitore sembra un coinquilino distratto. La sua vita a Londra è quella che vorrebbe qualsiasi sedicenne: nessun divieto, nessuna raccomandazione, nessuna domanda quando rientra a casa. L’ideale per lui, che è cosí taciturno. Finché una mattina d’estate, all’insaputa di tutti, prende un aereo per Roma. È proprio in quella città a lui sconosciuta che, durante una retata al parco, i poliziotti lo arrestano per spaccio. Manish però continua a tacere. Sua madre vive a Genova, e quando la informano dell’arresto lascia di corsa i bambini e il nuovo marito per raggiungere quel suo primo figlio cosí enigmatico. Eppure in poche ore, inspiegabilmente, Manish viene rilasciato con tante scuse da parte delle forze dell’ordine. I poliziotti sorridono, minimizzano: sembrano avere troppa fretta di chiudere il caso. Cos’è successo davvero in quel parchetto di Roma? La madre potrebbe fare finta di niente, tornare alla sua vita e accontentarsi del pericolo scampato. Ma nello sguardo del figlio intravede un segreto piú grande di lui. E allora sceglie di andare nella direzione opposta, dritta al cuore di un mistero dove la posta in gioco è il futuro di tutti loro. Libro dopo libro, Giorgio Scianna sta mettendo insieme una mappa dell’oggi: nessuno come lui sa parlare cosí schiettamente agli adolescenti, e ai loro genitori. Stavolta al centro del racconto c’è la responsabilità delle proprie scelte, la fiducia, il bisogno di indipendenza, gli errori degli adulti quando una famiglia si spacca. è un libro che ci ricorda a ogni pagina quanto l’adolescenza – anche per chi ne è lontanissimo – sia un affare maledettamente serio. GIORGIO SCIANNA è nato nel 1964 a Pavia, dove vive, lavorando a Milano. Per Einaudi ha pubblicato i romanzi (2007, vincitore del Premio Comisso), (2010), (2014 e 2024), il fortunato (2017 e 2021, vincitore del Premio internazionale di letteratura Città di Como), (2019 e 2022, vincitore del Premio Grazia Deledda), (2021, vincitore del Premio Letterario Chianti) e (2024). Grazie al progetto Lo struzzo a scuola, con i suoi libri ha visitato piú di duecento scuole italiane, incontrando migliaia di studenti e diventando un punto di riferimento per gli insegnanti. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Ruggero Cappuccio "La principessa di Lampedusa" Feltrinelli Editore www.feltrinellieditore.it Eros, passione, misteri e segreti di famiglia fiammeggiano nella personalità di Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, principessa di Lampedusa, che nel maggio del 1943 attraversa una Palermo deserta, tra le rovine provocate dai bombardamenti alleati. Beatrice riprende possesso del palazzo di famiglia: tra soffitti sfondati e librerie crollate, si riaccende il ricordo dei giorni in cui la città era meta di viaggiatori stranieri, un passato di grazia e splendore, sogni, fantasie e amori forse ancora possibili. Fuori dalle mura del palazzo, il presente si sgretola, l’Italia e l’Europa sono teatro di una guerra spaventosa, gli Alleati stanno per sbarcare in Sicilia. Il mondo sembra alla fine, ma Beatrice non si tira indietro: protegge, esorta, si espone. E il futuro? Il futuro ha gli occhi malinconici di suo figlio Giuseppe e la splendida vitalità di Eugenia, giovane appassionata di stelle e pianeti che osserva Beatrice dalla finestra di fronte. La ragazza è affascinata dalla libertà naturale e ostinata con cui la principessa si comporta; libertà che la sua famiglia invece le nega, avendola prima costretta a interrompere gli studi di Fisica e ora cercando di imporle un matrimonio combinato. Per la ragazza e per il figlio, la principessa ha in serbo progetti ambiziosi che sfidano il tempo. E mentre tesse le sue trame d’amore, con l’aiuto della gente del quartiere organizza un ricevimento al quale saranno invitati i più grandi nomi del bel mondo palermitano, dai Lanza di Trabia ai Florio, dai Valguarnera ai Moncada. Un invito spregiudicato per un ultimo ballo sotto le bombe. Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, madre dell’autore del , e autrice a sua volta di un’opera di cui non si sono salvate che poche pagine, diventa protagonista di questo romanzo grazie a Ruggero Cappuccio, il solo scrittore che poteva – per cultura, sensibilità, storia personale – ridarle vita. Ruggero Cappuccio (Torre del Greco, 1964) è scrittore, drammaturgo e regista. Tra le sue opere: (premio Idi 1993) e (premio Ubu novità italiana 1997), di cui ha firmato la regia anche per il cinema. Ha lavorato con Luca Ronconi, Riccardo Muti, Rimas Tuminas e Jan Fabre. Per Rai International ha curato la regia di , tratto dall’omonimo racconto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il suo ultimo film è (2023). Con è stato finalista al premio Strega 2008. Gli altri suoi romanzi sono (Feltrinelli, 2010; premio Napoli e premio Vittorini, 2011), (Feltrinelli, 2016) e (Feltrinelli, 2021). Inoltre ha pubblicato (Feltrinelli, 2019), diventato un docufilm che ha diretto per Rai 1 e Rai Storia. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Natalia Riva "Lapidi" Yang Jisheng https://www.adelphi.it/catalogo/autore/2388/yang-jisheng La grande carestia in Cina Adelphi www.adelphi.it Il libro-inchiesta che ha portato alla luce l’immane eccidio provocato dal regime maoista dal 1958 al 1962. Traduzione di Natalia Riva Alla fine di aprile del 1959 uno studente della contea cinese di Xishui viene avvisato delle condizioni disperate in cui versa il padre adottivo: lo raggiunge al più presto e lo trova a letto, «gli occhi incavati e spenti», la mano scheletrica che abbozza a stento un cenno di saluto. Ormai incapace di deglutire anche solo una zuppa di riso, morirà tre giorni dopo. In un primo momento Yang Jisheng non ha esitazioni: si tratta di una tremenda, inevitabile sventura. La cieca obbedienza che gli è stata inculcata non lascia spazio a dubbi o critiche, e non lo sfiora neppure l’idea che il governo e il Grande Balzo in avanti propagandato in quegli anni possano essere la causa della sua perdita. La fedeltà al partito si incrinerà con la Rivoluzione culturale, e nei primi anni Novanta, ormai consapevole dell’amnesia storica cui il potere condanna i cinesi, Yang Jisheng comincerà a indagare, a interrogare documenti, a raccogliere testimonianze. Scoprirà che la carestia di cui il padre è rimasto vittima ha ucciso in Cina, tra il 1958 e il 1962, 36 milioni di persone, ridotte a cibarsi di paglia di riso, guano di airone, topi ed erbe selvatiche – quando non di cadaveri. Un eccidio immane la cui responsabilità va attribuita non già a «tre anni di disastri naturali», bensì alla scelta deliberata di sacrificare ai ceti protagonisti dell’«industrializzazione» in corso la popolazione delle aree agricole, sequestrandone la produzione, le case, gli appezzamenti, il bestiame. Il libro che Yang Jisheng va scrivendo diventerà così qualcosa di ben diverso dalla pur accurata ricostruzione di una carneficina: la spietata, minuziosa, memorabile radiografia della criminale irresponsabilità di un sistema teocratico in cui Mao Zedong è l’incarnazione stessa della verità universale. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Vichi De Marchi "Chiamami Giulietta" Feltrinelli Editore www.feltrinellieditore.it A DODICI ANNI MARIA DEVE LASCIARE LA SCUOLA PER ANDARE A FARE LA DOMESTICA IN CITTÀ. IL SUO DESTINO È SEGNATO, MA LEI NON HA NESSUNA INTENZIONE DI ACCETTARLO. Provincia di Belluno, fine degli anni trenta. Maria è una ragazzina intelligente e vivace, che ama studiare. Tutti i giorni va a scuola con la sua amica Cristina, e lungo il tragitto si divertono a inventare storie e poesie. Maria, tuttavia, proviene da una famiglia povera e il suo destino è già segnato: anche se vorrebbe continuare a studiare, dovrà andare a lavorare come domestica nelle abitazioni dei ricchi, per aiutare i genitori e i fratelli. A dodici anni inizia il suo apprendistato, di casa in casa, per imparare a stare “sotto padrone”: bisogna ubbidire, chinare la testa, essere umili. Maria deve anche allontanarsi da casa e dagli amici, da quel paese di cui conosce ogni pietra e quasi ogni abitante. Comincia così a spostarsi sempre più lontano, prima a Padova, poi a Roma e infine a Milano, sullo sfondo della Seconda guerra mondiale che avanza. Una tappa dopo l’altra, Maria inizierà a maturare, a diventare indipendente e a conquistare la propria libertà. Età di lettura: da 12 anni. Vichi De Marchi è un'autrice e giornalista italiana. Ha lavorato per un’agenzia delle Nazioni Unite. La sua passione è scrivere ispirandosi a storie vere. Con i suoi libri ha vinto prestigiosi premi nazionali ed è stata inclusa nella cinquina finalsita della prima edizione del Premio Strega Ragazzi e Ragazze grazie al titolo La trottola di Sofia (Editoriale Scienza, 2014). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Antonio Gabrieli "A piedi nudi in Paradiso" Giulia Gabrieli Illustrazioni: Bruno Dolif Prefazione: Monsignor Francesco Beschi Edizioni Messaggero Padova www.edizionimessaggero.it Si può vivere una malattia come se fosse un’avventura? Giulia dimostra che sì, è possibile. Con il coraggio e la serenità dei ragazzi che a volte fanno sentire piccoli gli adulti: il tumore scoperto a 12 anni, la lunga battaglia insieme ai suoi medici “supereroi” combattuta da ragazza “normalissima”, eppure capace, al culmine di un intenso percorso spirituale, di entrare a “piedi nudi in Paradiso”. Una storia straordinaria raccontata dalla protagonista stessa e illustrata per i ragazzi dell'iniziazione cristiana. Una storia solo apparentemente senza lieto fine. Giulia Gabrieli è nata a Bergamo il 3 marzo 1997. Ha testimoniato pubblicamente la sua lotta al tumore ed è morta il 19 agosto 2011, dopo avere completato il testo di una coroncina di “ringraziamento” al Signore. Ha scritto “Un gancio in mezzo al cielo” (ediz. Paoline, 17 ristampe, tradotto in 5 lingue). È in corso la causa di beatificazione. www.congiulia.com IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Ezio Sinigaglia "Grave disordine con delitto e fuga" Terrarossa Edizioni www.terrarossaedizioni.it Un giovane manager di successo, colto e sicuro di sé, al cospetto di un incantevole fattorino adolescente, in grado di scardinare l’ordine esatto della sua vita con la semplice forza della bellezza: è questo lo spunto narrativo di un romanzo breve, in equilibrio fra commedia e noir, che consente a Ezio Sinigaglia di raccontare i rapporti di potere e le contorte dinamiche aziendali, le perversioni della morale e le sortite del destino, con la sua prosa armonica e irriverente, costante fonte di meraviglia per un numero sempre maggiore di critici e lettori che lo hanno eletto a classico riscoperto della letteratura del Novecento. Ezio Sinigaglia (Milano, 1948) ha lavorato a lungo in ambito editoriale e pubblicitario. Ha esordito nel 1985 con Il pantarèi, un metaromanzo sui classici del Novecento riproposto nel 2019 da TerraRossa, editore con il quale ha pubblicato anche L’imitazion del vero, Fifty-fifty. Warum e le avventure Conerotiche, Fifty-fifty. Sant’Aram nel Regno di Marte e Sillabario all’incontrario, tutti scritti negli anni ’80-’90. Ha inoltre dato alle stampe Eclissi con Nutrimenti e L’amore al fiume (e altri amori corti) con Wojtek. Lettore ideale: chi è pronto ad accogliere il disordine nella propria vita o non si fa scrupolo di crearlo in quelle altrui; chi ritiene la letteratura inesauribile e vitale; chi è curioso di inediti intrecci fra umorismo e suspense. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Gilberto Borghi "Il male negli occhi dell'amore" Cinquanta risposte sul peccato e dintorni Edizioni Messaggero Padova www.edizionimessaggero.it Parole come peccato, male, redenzione, castigo, merito, giudizio, senso di peccato comunicano ancora qualcosa oggi? Possono essere ridette, o debbono solo essere abbandonate? In classe, di fronte alla spiegazione della parola “espiazione” studenti adolescenti del ventunesimo secolo reagiscono con un «Prof, ma che senso ha?». Ne colgono il significato, ma ne hanno perso il senso. Questo è un tentativo di non abbandonarle, ma di renderle di nuovo sensate per l’orecchio di uomini e donne di oggi. Un tentativo di ritrovare linguaggi e concetti più percepibili, rispetto a quelli tradizionali che la Chiesa ha usato in passato, per rendere ancora attuale quello che Cristo ci vuole dire sul peccato e dintorni. Gilberto Borghi è docente di antropologia filosofica e didattica della religione all’ISSR di Forlì e di religione cattolica nei licei statali. Ha pubblicato per EDB: Un Dio inutile (2013); Credere con il corpo (2014); Un dio fuori mercato (2015); Audaci e creativi (2017 assieme a Chiara Gatti). Per le Edizioni San Paolo: Dio, che piacere! (2018); Gli adolescenti mi hanno salvato (2019). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Valerio Bassan "Riavviare il sistema" Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla Chiarelettere Edizioni www.chiarelettere.it La promessa originaria di Internet è stata tradita. Nata come uno spazio infinito di libertà creativa e partecipazione democratica, questa tecnologia rivoluzionaria si è trasformata in una grande arena in cui vince chi applica le logiche commerciali più spietate. Ogni azione che oggi compiamo online – come informarci, comunicare, fare amicizia o acquistare qualcosa – rende sempre più ricchi gli oligarchi della rete e finisce per impoverire noi, i suoi abitanti. In questo libro, Valerio Bassan ricostruisce i processi capitalistici che hanno reso Internet un «luogo inabitabile», accompagnandoci in un viaggio ricco di disillusioni e colpi di scena. Nel mettere a nudo le dinamiche e le insidie che si celano dietro i nostri schermi, Bassan indica una possibile via per scardinare questo meccanismo e ricostruire un’Internet più sostenibile e giusta, aiutandoci a capire come mettere in discussione – e ripensare – gli iniqui modelli di business che governano il web. Per farlo sarà necessario ripartire dalle basi, cambiando il modo in cui investiamo collettivamente tempo e attenzione, ma soprattutto maturando la consapevolezza che solo reclamando a gran voce i nostri diritti digitali saremo in grado di riscrivere il futuro della rete. Che Internet vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi? Valerio Bassan (1986) è autore, giornalista e strategist. Lavora come consulente per media company italiane e internazionali ed è mentor presso la Newmark Journalism School della City University di New York. Ha tenuto un TEDx dal titolo L’economia della relazione salverà i media ed è condirettore di DIG, il più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo. Scrive regolarmente per numerose testate e la sua newsletter, Ellissi, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di media e di Internet in Italia. Questo è il suo primo libro. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Andrea Bigalli, Elisa Lelli "Educare alla pace in tempo di guerra" Postfazione di Simone Morandini Edizioni Messaggero www.edizionimessaggero.it Difficile pensare una parola più malintesa, dimenticata, disattesa della parola pace. Questo libro si nutre di una amicizia tra due docenti: Andrea, professore, ed Elisa, studentessa, in seguito divenuta a sua volta insegnante. Elisa ha chiesto la collaborazione di Andrea per lavorare, con le sue classi, su ciò che è inerente alla pace. Ne è uscito un dialogo in cui la teoria e la competenza definiscono un discorrere che vuol esprimere reciprocamente che, se si parla di questo argomento, bisogna farlo con speranza e determinazione. Nelle loro riflessioni affrontano i temi dell’identità, della relazione, del conflitto, della guerra, del ruolo della Chiesa... temi che tessono la dinamica di una didattica, ma soprattutto la piena ragione di una parola bella e colma di futuro come pace. Andrea Bigalli è parroco nella diocesi in cui è nato, Firenze. Insegna all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana ed è socio dell’Associazione Teologica Italiana. Giornalista pubblicista, è critico cinematografico iscritto al Sindacato nazionale critici cinematografici italiani. È referente regionale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, per la Toscana. Elisa Lelli è nata e vive a Firenze. Classicista e motociclista convinta, è insegnante di liceo dal 2006, ma anche mamma di un giocatore di rugby, sport dal quale ha imparato che il singolo, da solo, non vale nulla. Esperta in bisogni educativi speciali e referente della Rete scuola-adozione-territorio dell’area fiorentina, si occupa della diffusione di metodologie didattiche finalizzate all’inclusione e al benessere scolastico. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Stefano Rossi "Se non credi in te, chi lo farà?" L'arte di sopravvivere all'adolescenza Feltrinelli Editore www.feltrinellieditore.it "Non so nulla della tua vita. Non conosco le gioie o le ferite del tuo cuore. Ma posso allenarti a trasformare le tue paure e le tue insicurezze nel coraggio e nella forza di volare.” “Troppo spesso ci dimentichiamo che il bullo peggiore non è quello che incontri a scuola, ma è la voce tagliente e spietata che ti dice che non vali nulla, nessuno ti vorrà mai bene e non combinerai niente di buono. Fare i conti con questo nemico è uno dei compiti più importanti della tua vita, perché il Bullo Interiore cercherà di spegnere tutto ciò che è luminoso e prezioso: la tua felicità, i tuoi desideri, la tua voglia di fare e il rapporto con chi ti sta intorno. Da più di vent’anni aiuto ragazze e ragazzi a dare scacco matto ai loro Bulli Interiori, a superare l’ansia e a trovare la fiducia in se stessi. Il mio metodo è semplice. Come un deejay mi piace mixare storie emozionanti, esempi pratici e punti di vista che ti permettano di cambiare prospettiva. In questo libro troverai storie di fantasia e di personaggi reali, ma anche brevi esercizi e citazioni che ti alleneranno a comprendere te stesso e ad affrontare la paura di sbagliare e di non essere accettato. Un libro in sette capitoli che corrispondono a sette forme di coraggio per regalarti il dono più prezioso: scoprire il potere dell’empatia e trovare la forza per far risplendere la tua luce.” Stefano Rossi Stefano Rossi, psicopedagogista scolastico e conferenziere tra i più amati, è uno dei massimi esperti di didattica cooperativa e educazione emotiva di bambini e ragazzi a rischio. Dopo aver lavorato come educatore di strada nelle periferie e aver coordinato centri psicoeducativi per famigliee minori, oggi si occupa di ricerca, formazione e consulenza psicopedagogica per insegnanti, ragazzi e genitori. Negli ultimi vent’anni ha formato più di 800 scuole sugli strumenti dell’educazione emotiva e ha ideato progetti di contrasto alla dispersione scolastica confluiti nel Metodo Rossi della Didattica Cooperativa®, di cui dirige il Centro. Ha scritto e curato una trentina di testi scolastici. Con Feltrinelli ha pubblicato i bestseller (2022), (2023) e, per ragazze e ragazzi, (2024). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Laura Martinetti, Manuela Perugini "Dolce acqua" Garzanti Editore www.garzanti.it Valle del Sesia. Due sguardi si incrociano alle porte di un albergo immerso in un bosco lussureggiante. Appartengono a due donne, Giulia e Anna, le cui parole si perdono nel mormorio del fiume che scorre veloce davanti a loro. Sono due estranee, eppure confidarsi l’una con l’altra è naturale, come se si conoscessero da sempre. Qualcosa infatti le accomuna, anche se hanno avuto esistenze completamente diverse. Giulia, capace di sentire sulla propria pelle le ferite altrui, vuole scoprire la storia di zia Laura, che le ha insegnato a essere coraggiosa e a sfidare le regole per crearsi le proprie. Anna, schiacciata da un’educazione rigida e da un peso troppo grande, è in cerca di risposte sulla madre Stefania, una donna affascinante ed enigmatica che si è spenta improvvisamente quando lei era solo una ragazzina, lasciandola in balia di dubbi e incertezze. Entrambe sperano che attraversare il ponte che conduce a quel luogo possa aiutarle a fare un passo avanti verso il futuro. Perché, in passato, altri due sguardi si sono posati sulle stesse acque scintillanti. Quelli di Laura e Stefania, che hanno affidato alla corrente i loro segreti, gli stessi che, ora, stanno per essere rivelati, per permettere a Giulia e Anna di scorrere libere. Laura Martinetti e Manuela Perugini sono due scrittrici capaci di scavare nelle pieghe più nascoste della psiche umana, con una penna delicata. Dopo Nient’altro al mondo, tornano in libreria con un romanzo che si interroga sull’eredità delle generazioni precedenti, chiedendosi se le nostre scelte possano essere completamente indipendenti dal cammino di chi ci ha aperto la strada. Laura Martinetti vive a Torino dove lavora come architetto libero professionista. Dipingere, progettare, creare, fanno da sempre parte di lei. Manuela Perugini, avvocato, torinese di nascita, vive e lavora a Milano, dove è socia di uno studio legale. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Patrizia Carrano "La figlia della serva" Vallecchi Editore www.vallecchi-firenze.it "Cos’è accaduto a Elisabetta, "La bambina che mangiava" i comunisti protagonista del fortunato romanzo di Patrizia Carrano giunto alla sesta edizione? Lo scopriamo ne "La figlia della serva", nuovo capitolo di una saga che dal lontano 1956 arriva fino a oggi." Ritroviamo in queste pagine la piccola comunista capace di intuire, in anticipo sugli adulti, le falle del socialismo reale: crescendo Elisabetta ha preso le distanze dalle granitiche certezze ideologiche di sua madre e ha inanellato amori, matrimoni, divorzi, illusioni politiche, vittorie e sconfitte. La figlia della serva non si limita a perlustrare con occhi partecipi ma impietosi uno spaccato della nostra borghesia intellettuale, ma guarda anche alle vicende del piccolo esercito di domestiche, portinaie, colf e badanti provenienti dal Veneto, dalle Marche, dalle Filippine o dal Perù, cui viene affidato il compito di badare all’adolescente Elisabetta e poi di accudire sua madre, divenuta con gli anni una vecchia imperiosa, testardamente fedele alle proprie idee di sinistra, ma pronta a tiranneggiare chiunque si prenda cura di lei. Sapremo così chi ha davvero amato Elisabetta e chi protegge l’ormai novantenne Franca, minacciata di sfratto da un’avida figliastra. Con l’aiuto del suo affezionato e capace badante peruviano Santiago, l’indomita vecchia riuscirà a inventarsi una nuova esistenza, senza rinunciare alle amatissime sigarette e ai cioccolatini di cui è ghiotta? E troverà la forza di recuperare il rapporto con la figlia Elisabetta? Ce lo racconta questo romanzo pieno di sorprese, agro, talvolta esilarante, capace di esaminare senza sconti le molte manchevolezze della sinistra e di raccontare con cruda tenerezza i rapporti fra “servi” e “padroni”. Nel perenne dissidio fra una madre distratta e una figlia sentimentale, La figlia della serva riesce a descrivere cinquant’anni di storia politica e sociale del nostro Paese. E anche del mondo. Patrizia Carrano vive a Roma. Giovanissima ha lavorato per il settimanale Noi donne, poi ad Amica, Anna, Elle, Max, Panorama e Sette. Per Rai3 e Rai1 ha raccontato oltre venti edizioni del Festival del cinema di Venezia. È stata una voce di Radio2, dove ha narrato le donne del ’900 in una trasmissione intitolata Amiche mie. Ha scritto una ventina di romanzi, quasi tutti con protagoniste femminili, da Baciami Stupido a Illuminata - La storia di Elena Lucrezia Cornaro, prima laureata nel mondo. Ha firmato come unica sceneggiatrice alcune fiction di grande ascolto nel prime time di Rai1. I suoi libri sono tradotti in cinque lingue. Per Vallecchi-Firenze ha già pubblicato La bambina che mangiava i comunisti e Tutto su Anna. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Gianni Contarino "Felicità" Scatole Parlanti www.scatoleparlanti.it Catania, marzo 2012. Pippo Filicudi, a causa di uno strano messaggio ricevuto da sua sorella, si precipita a Riposto. Non mette piede nella cittadina ormai da anni, così come da anni non ha contatti con Nunzia, però quel messaggio è così bizzarro che non può ignorarlo. Una volta giunto nella vecchia casa di famiglia, non vi trova traccia della donna, solo un nastro di carta con delle lettere che sembrano messe a caso. Nunzia è sempre stata stravagante, ma questo è davvero troppo. Riposto, marzo 1952. Mentre Nilla Pizzi festeggia la vittoria al Festival di Sanremo, a casa Filicudi si assiste alla nascita di Nunzia. Bambina, poi ragazza e infine donna, sarà sempre sotto il giogo del padre Gino, un uomo che sembra non aver nulla a che fare con il concetto di “civiltà” e che più che un genitore è un bastone tra le ruote. Isolata dal mondo e costretta a rinunciare a ogni, seppur piccolo, desiderio, Nunzia non trova altra soluzione che quella di adattarsi alla brutalità che la circonda e diventare carnefice lei stessa. Gianni Contarino è nato a Siracusa nel 1972. Laureato in Ingegneria, scrittore e poeta, suoi racconti e poesie sono presenti in diverse antologie e riviste. Del 2021 è il suo romanzo d’esordio Punto zero (Scatole Parlanti). Felicità è la sua seconda pubblicazione. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Maurizio Ferraris "Imparare a vivere" Editori Laterza www.laterza.it Un incidente banale e la vita sembra darci un avviso, suggerirci che tutto quello che avevamo ritenuto stabile, assodato, potrebbe andare in pezzi. Che forse non abbiamo ancora imparato a vivere. È proprio in quel momento che vale la pena di provarci ancora una volta, sperando che il vento si levi, disincagliandoci dalla secca in cui siamo finiti. È da un inciampo che il filosofo Maurizio Ferraris parte per ragionare attorno all’esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere. Vivere, sopravvivere, previvere, convivere sono le stazioni attraverso cui questo libro ci fa passare per riflettere su un mélange di argomenti che ruotano attorno alla vita e a come si possa imparare a vivere. Se lo spunto è una battuta d’arresto accidentale, capillare, profonda e non casuale è la considerazione della propria intera esistenza, della piega che ha preso nel tempo. Nel momento in cui ci si ferma, la galassia di sentimenti e risentimenti che emergono è fatta dalla memoria delle cose vissute nel passato, nel proprio intimo, attraverso gli altri, intrecciata alle cose apprese anche attraverso la vita scritta, i libri, la letteratura. Da Montaigne a Heidegger, da Nietzsche a Derrida, da Proust a Yourcenar, da Fitzgerald a Hemingway: tutto questo e altro ancora è precipitato in questo libro unico, emozionante e ricco di riflessioni. Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all’Università di Torino, è presidente del Labont (Center for Ontology) e di “Scienza Nuova”, l’istituto di studi avanzati che unisce l’Università e il Politecnico di Torino nella progettazione di un futuro sostenibile. Visiting professor a Harvard, Oxford, Monaco, Parigi, editorialista del “Corriere della Sera” e della “Neue Zürcher Zeitung”, autore di fortunati programmi televisivi e di libri tradotti in tutto il mondo, è, filosoficamente, il padre del Nuovo Realismo. Tra le sue pubblicazioni per Laterza: Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce(2009); Mobilitazione totale (2015); Documanità. Filosofia del mondo nuovo (2021); Manifesto del nuovo realismo(n.e. 2022); Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova (con Guido Saracco, 2023). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Virginia Cafaro "Manifesto pisolini" Guida femminista sul diritto al riposo Prefazione di Biancamaria Furci Le Plurali Editrice www.lepluralieditrice.net Con una prospettiva inedita e singolare, questa bussola ci spinge a rivendicare il DIRITTO AL RIPOSO, intersecando analisi sociologiche con l’esperienza quotidiana. Partendo dai lati oscuri dello scrolling, fino alla procrastinazione della buonanotte e prendendo spunto dal comportamento dei porcellini d’India, l’autrice ci porta a indagare il LATO FEMMINISTA del riposo e a RIVENDICARLO COME UN ATTO RIVOLUZIONARIO rispetto al tentativo costante dell’IPERCAPITALISMO di ingurgitare fino all’ultimo minuto del nostro tempo. Una storia familiare come tante: figlia della classe operaia, VIRGINIA CAFARO NON HA MAI VISTO I GENITORI RIPOSARE DAVVERO, nel senso di godersi momenti di ozio, relax e sonno. Ma nemmeno lei era mai riuscita a dare un nome a quel mostro che, da sempre, le impediva di schiacciare un pisolino senza sentirsi in colpa, ovvero il CAPITALISMO CRONOFAGO. Con una prospettiva inedita e singolare, questa bussola ci spinge a rivendicare il DIRITTO AL RIPOSO, intersecando analisi sociologiche con l’esperienza quotidiana. Partendo dai lati oscuri dello scrolling, fino alla procrastinazione della buonanotte e prendendo spunto dal comportamento dei porcellini d’India, l’autrice ci porta a indagare il LATO FEMMINISTA del riposo e a RIVENDICARLO COME UN ATTO RIVOLUZIONARIO rispetto al tentativo costante dell’IPERCAPITALISMO di ingurgitare fino all’ultimo minuto del nostro tempo. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Albano Marcarini "Il balcone dei tre laghi" A piedi dal Lago Maggiore al Lago di Como per il Lago di Lugano Ediciclo Editore www.ediciclo.it All’inizio del ’900 si poteva, utilizzando treno e battello, compiere in giornata la ‘traversata’ da Luino a Menaggio, ovvero dal Lago Maggiore al lago di Como, passando per il lago di Lugano. Oggi questa fitta rete di piccole ferrovie, funicolari, battelli è quasi scomparsa. Ecco allora l’idea della guida: un percorso ‘dolce’ in otto tappe da compiere a piedi e (in parte) con i mezzi pubblici per unire, oggi come una volta, Luino, Ponte Tresa, Porto Ceresio, Morcote, Lugano, Porlezza, Menaggio. Insomma, il cuore dei laghi delle Prealpi Lombarde, un territorio montuoso compreso fra Italia e Svizzera, fra Lombardia e Regione Ticino. Diviso in tappe giornaliere, il Balcone dei Tre Laghi è adatto a tutti, anche a coloro che soffrono le salite, poiché i tratti più faticosi si coprono in funivia o con le funicolari. Agli escursionisti non resta che camminare in piano o in discesa, con tutto il tempo per ammirare gli splendidi panorami. Alla guida è pure aggiunta un’alternativa da coprire in bicicletta o in e-bike. Il libro è completo di mappe dettagliate, disegnate dall’autore insieme a un corredo di acquerelli e tracce gpx. Albano Marcariniurbanista milanese, viaggia a piedi e in bicicletta. Scrive guide, disegna mappe, dipinge paesaggi. È stato fondatore di Co.Mo.Do. (Confederazione per la mobilità dolce) e presidente dell’Inventario delle Vie di Comunicazione Storiche. È stato segretario generale, ma per diletto, dell’AVD (Associazione Viaggi desueti). Per Ediciclo ha pubblicato Alti passi, grandi salite, Piste ciclabili e greenways in Lombardia, La mia bici va a potassio, Milano e i suoi parchi in bicicletta, La Via Francigena per principianti. Si può scoprire di più sui suoi itinerari su http://www.sentieridautore.it/www.sentieridautore.it http://www.sentieridautore.it/ IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Salvatore Lupo "Una storia di mafia e amore" carte perdute e ritrovate Zolfo Editore www.zolfoeditore.it “La verità è che mi sono data al nemico. Mischiavo il mio respiro, il mio corpo col suo perché troppo i nostri mondi erano mischiati, eravamo troppo vicini, io e lui. Anzi dovrei dire: noi e loro. E qui giungiamo o, meglio, torniamo alla maffia, all’immagine del firriato, a un intrico che intendo ora davvero quanto sia fitto e vario, come comprenda galantuomini e canaglie, Ermanno e Rino, i Tano Bucalo e i Leonardo Fichera. E gente come me, Elena la rivoluzionaria” “Questo è un romanzo storico, ovvero un misto di storia e d’invenzione, secondo una celebre definizione. L’intreccio è immaginario ma attento a non contraddire quanto la storiografia sa del contesto materiale e spirituale del passato. Ruota intorno al tema della mafia e dell’antimafia, dice di un amore indissolubilmente legato alla passione civile. Si svolge tra il 1907 e il 1909, ma tanti squarci si aprono anche su momenti precedenti e successivi. I luoghi sono Palermo, Napoli, Livorno, e un po’ anche Roma e New York. Tra i personaggi, alcuni sono realmente esistiti, altri no. Alla prima categoria appartiene uno dei due protagonisti, il questore Ermanno Sangiorgi, il quale peraltro è qui raffigurato anche in situazioni che non si trovò a vivere nella vita vera, che sono esclusivamente proprie dell’intreccio romanzesco. Insomma, mi sono ispirato alla sua figura, ma liberamente. Appartiene alla seconda categoria l’altra protagonista, Elena Fiorito. L’ho inventata io ma, certo, ispirandomi a figure femminili reali del suo tempo. Quanto alle carte perdute e ritrovate, di cui si compone il romanzo (lettere, pagine di diario, annotazioni), sono anch’esse immaginarie, ma sino a un certo punto: imitano infatti il linguaggio del tempo, ricavano suggestioni, traggono pezzi e brani da tante fonti in cui mi sono imbattuto nel corso del mio lavoro di storico di professione. E poi, ho inserito tra loro anche quattro autentici documenti d’archivio. Mi è sembrato potessero dare al tutto un pizzico di sapore di verità in più”. Salvatore Lupo Salvatore Lupo, nato a Siena nel 1951, ha insegnato Storia contemporanea all’Università di Palermo. È stato tra i fondatori e condirettore della rivista «Meridiana» e redattore di «Storica». Lupo è uno dei maggiori storici italiani. Tra le sue opere: Partito e antipartito. Una storia politica della prima Repubblica (2004), Il fascismo. La politica in un regime totalitario (2005), L’unificazione italiana. Mezzogiorno, rivoluzione, guerra civile (2011), La questione. Come liberare la storia del Mezzogiorno dagli stereotipi (2015), tutte edite da Donzelli. Il passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913 è stato invece pubblicato da Laterza nel 2010. Fittissima la sua produzione sulla mafia. Il testo Quando la mafia trovò l’America, edito da Einaudi, ha vinto, nel 2009, il premio letterario Vitaliano Brancati. Tra gli altri suoi libri sull’argomento: Storia della mafia. La criminalità organizzata in Sicilia dalle origini ai giorni nostri (1993, seconda ed. 2004), Andreotti, la mafia, la storia d’Italia (1996), Che cos’è la mafia. Sciascia e Andreotti, l’antimafia e la politica (2007), La mafia. Centosessant’anni di storia. Tra Sicilia e America (2018), edite da Donzelli. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Riccardo Romagnoli "Cuore in esploso" Polidoro Editore www.alessandropolidoroeditore.it Enrico Fra, artista dalle violente e geniali pulsioni, vive tra i piaceri della creazione originale e una sessualità deflagrante. Un uomo che ha tutte le carte in regola per essere famoso, ricco e riconosciuto. Enrico Fra è una mistione geniale tra Bacon e Bosch. Subisce, come i migliori pittori, un destino di perdita, disperazione, solitudine e oblio. Insieme a una miriade paradossale e paurosa di altri personaggi, si compie così la vita magmatica del nostro, nato nel vercellese e approdato a Firenze alla fine della Seconda guerra mondiale. Enrico Fra si immerge, senza requie, anche nella Firenze bohémienne degli anni ’50 del Novecento, con le vaste contaminazioni cosmopolite che uomini e donne, viandanti e sbandati, intellettuali e rivoluzionari hanno prodotto e hanno alimentato nelle decadenti e suadenti ville che costellavano i vicini colli. C’è poi un io narrante il quale, quasi fosse una lente che ingrandisce o un cannocchiale capovolto che allontana allo stremo, si fa interprete della vita di Enrico. Si erge, dunque, questo deus ex machina, a custode saggio di una memoria che rischierebbe di scomparire dentro uno scoppiettante forno infernale delle memorie. Un’opera contradditoria, luciferina, dalla lingua visionaria e raffinata che riporta al romanzo Riccardo Romagnoli. Complice uno stile furioso, pregno altresì di erudita potenza, si percepisce l’energia oscura e vitale di Sotto il vulcano di Malcolm Lowry e il fantasma offensivo di Louis- Ferdinand Céline. Riccardo Romagnoli è nato a Firenze, e vive tra Italia e Argentina. Ha esordito nel 2012 col romanzo Il diciottesimo compleanno (Transeuropa Edizioni). Nel 2015 ha pubblicato Post Coitum – Giornate fiorentine (Morellini editore): antologia di racconti con prefazione di Vanni Santoni. È del 2018 (2021 la seconda edizione aumentata) la pubblicazione di Brasile (qualcosa del) (Morellini editore) che raccoglie racconti di viaggio. Nel 2022 è uscito il romanzo Intimissimi (Croce Editore). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Marco Lodoli "Tanto poco" Einaudi Editore www.einaudi.it L’amore da lontano, l’amore che non si sporca con la vita, l’amore puro, assoluto, incrollabile: il nuovo romanzo di Marco Lodoli racconta la passione silenziosa e implacabile di una bidella per un professore che non si accorge di nulla, troppo preso dalle sue ambizioni artistiche, dall’illusione di essere diverso dagli altri, dalle sue piccole vanità. Matteo è un insegnante, ma anche uno scrittore: prometteva bene, poi però si è smarrito. E lei non ha mai cessato di amarlo, ma a che prezzo? Per difendere quella rosa bianca dal fango della vita ha dovuto essere inflessibile, feroce, spietata. Rinunciare a tutto. Marco Lodoli ci porta al centro di un sentimento travolgente che è rincorsa e fuga, smania e tensione verticale, sogno che niente e nessuno deve interrompere: una finzione folle, e proprio per questo piú forte di ogni realtà. Una bidella e un professore, due esistenze parallele che forse non s’incroceranno mai, o forse si toccheranno per una notte soltanto, in un abbraccio che profuma d’amore e gratitudine, d’illusione e di oblio. «Tanto poco» basta per essere felici, bisogna solo respingere il mondo e consegnarsi a un’ossessione assurda e bellissima. Marco Lodoli è nato a Roma nel 1956. Presso Einaudi ha pubblicato, tra gli altri, la trilogia , comprendente (1990), (1992) e (1993); i romanzi (1996), (1999), (2001), raccolti nel 2003 nella trilogia ; i romanzi (2008), (2010), (2013), (2016), (2018), (2020) e (2024). Ha inoltre pubblicato la raccolta di recensioni (1999), (2005), (2009), (2014). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Antonio Monaco "Dio. La scienza, le prove" Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies https://sonda.it/autore/michel-yves-bollore-e-olivier-bonnassies/ L'alba di una rivoluzione Edizioni Sonda www.sonda.it Per quasi cinque secoli si sono accumulate scoperte scientifiche che hanno suggerito che fosse possibile spiegare l’Universo senza la necessità di un Dio creatore. Inaspettatamente, il pendolo della scienza ha oscillato nella direzione opposta. Dopo aver definito cosa sia una prova nella scienza e le implicazioni delle due tesi opposte dell’esistenza o meno di un Dio creatore, il libro affronta le scoperte scientifiche degli ultimi 150 anni, che hanno portato a una vera rivoluzione concettuale. Solo 100 anni fa tutti gli scienziati pensavano che l’Universo fosse eterno e stabile, mentre oggi sappiamo che ha avuto un inizio, avrà una fine, è in espansione e proviene da un Big Bang. Questo punto solleva la questione di un Dio creatore. La scoperta della regolazione fine dell’Universo, che rende possibile l’esistenza degli atomi, delle stelle e della vita complessa, è un secondo punto chiave che solleva anche la questione della sua origine. In un linguaggio accessibile a tutti, gli autori offrono un’affascinante panoramica delle prove scientifiche dell’esistenza di Dio. Vengono così portate alla luce evidenze razionali convergenti, in campi indipendenti, che gettano una luce nuova sulla questione, forse, decisiva. Con i commenti finali di Vincenzo Balzani, Noemi Di Segni, Roberto Giovanni Timossi, John C. Lennox, Andrew Briggs, Denis Alexander, Luc Jaeger, Cardinale Robert Sarah, e Monsignor André Léonard. Con una prefazione del Premio Nobel per la Fisica Robert W. Wilson. E la prefazione all’edizione italiana a cura di Antonino Zichichi, fisico al CERN e membro della Pontificia Accademia delle Scienza. Per saperne di più visita diolascienzaleprove.com https://www.diolascienzaleprove.com/ Michel-Yves Bolloré è ingegnere informatico, docente dell’Université Paris-Dauphine. Dal 1981 al 1990, ha partecipato con suo fratello alla direzione del gruppo Bolloré di cui dirige il settore industriale. Nel 1990 ha fondato il proprio gruppo, France Essor, focalizzato principalmente sul settore meccanico. Olivier Bonnassies è diplomato all’École Polytechnique e laureato in teologia all’Institut Catholique di Parigi. Imprenditore, ha creato diverse società. Non credente fino all’età di vent’anni, è autore di numerosi libri e articoli di divulgazione dedicati spesso alla razionalità della fede. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Federico Leoni "Kum! Festival" Dal 5 al 7 aprile 2024, Pesaro "La vita della scuola" www.kumfestival.it Si chiama KUM! ed è il Festival voluto da Massimo Recalcati per mettere al centro del discorso pubblico e della diffusione dei saperi i temi della cura e del prendersi cura, della salute e della malattia, del benessere e del disagio, nelle loro tante declinazioni filosofiche e psicologiche, mediche e scientifiche, sociali e politiche. Il sottotitolo, Cantieri, che di anno in anno si declina in maniera più specifica e approfondita, mette l’accento sull’urgenza della reinvenzione delle nostre teorie e delle nostre pratiche, oltre che sul lavoro che noi tutti svolgiamo quotidianamente a sostegno della vita delle nostre comunità e della creazione di valore condiviso. Perché in ogni direzione, dalla scuola all’economia, dalla cultura alla sanità, dalle istituzioni all’ecologia, è più che mai necessario aprire un’officina, uno spazio di spregiudicata sperimentazione, un luogo che rinunci alla rassicurante trasmissione di nozioni precostituite per mettere idee e abitudini consolidate alla prova di questo nostro tempo di interrogazione e di ripartenza. Da venerdì 5 a domenica 7 aprile Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura ospiterà per la prima volta KUM! Festival, la kermesse creata e diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati e con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, giunta alla sua VIII edizione.Il tema di quest’anno sarà La vita della scuola e proporrà un programma eclettico ricco di dialoghi, incontri e spettacoli dedicati al mondo dell'educazione e della formazione. Attraverso un viaggio culturale ed educativo KUM! porterà il pubblico a interrogarsi sul ruolo che la scuola ha nel panorama contemporaneo, dando la possibilità di riflettere sul futuro dell’educazione in Italia e nel mondo. Ancora una volta il Festival si propone come fucina di idee e riflessioni, Cantiere in divenire – da qui il sottotitolo – e definisce i confini del dibattito culturale: la scuola come luogo di trasmissione della cultura e delle competenze da una generazione all’altra, ma anche come opportunità di costruire rapporti di fiducia e rispetto reciproco, prendendosi cura gli uni degli altri. È proprio partendo dal concetto di cura che l’edizione è stata pensata, invitando ospiti e pubblico a instaurare un dialogo costruttivo su come migliorare il sistema educativo per le generazioni future. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Luciano Bolzoni "La vita degli aeroporti" Piccoli atterraggi in un mondo sospeso Ediciclo Editore www.ediciclo.it La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Luciano Bolzoni, architetto e scrittore, a raccontarci il mondo dell’aeroporto, uno spazio altro, con regole tutte sue. Gli aeroporti sono fatti di tempo e di velocità, ma anche di persone, sono luoghi di transizione e di attraversamento che non dormono mai, rifugi sicuri e spazi di opportunità. "Se io fossi un edificio vorrei essere un aeroporto perché senza dubbio mi presenterei al mondo come un individuo cordiale, sempre in compagnia di qualcuno. Tutti mi troverebbero sempre aperto, di giorno e anche di notte, molte persone in partenza e anche in arrivo, in procinto di decollare o appena atterrate in città, verrebbero a trovarmi con continuità senza trattenersi, lasciandomi libero di riceverne nuovamente delle altre." Luciano Bolzoni è architetto, scrittore e curatore d’arte, cultore di svariate arti del fare e del pensare, dalla musica alla montagna passando per l’aeroporto, luogo incontrato la prima volta durante il servizio militare e non più abbandonato. Qui lavora come esploratore culturale e curatore d’arte. Vive e lavora a Milano, città degli scali aeroportuali di Linate e di Malpensa, luoghi quasi magici dove ogni giorno può fondere il tempo dell’aeroporto con quello della contemplazione dell’attesa. È cofondatore e direttore dell’officina culturale Alpes. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Alice Antonelli "I tre fulmini" Agenzia Investigativa Illustrazioni di Valeria Troncarelli chiaredizioni www.chiaredizioni.it In un grande bosco dove volpi, tassi, scoiattoli e molti altri animali conducono una vita tranquilla, avvengono improvvisamente due eventi oscuri e inquietanti. Dapprima un misterioso ladro si introduce in casa di Gazza e poi, come se non bastasse, il signor Gufo scompare nel nulla, lasciando dietro di sé soltanto un turbinio di piume. Spetterà all’Agenzia Investigativa I Tre Fulmini, composta dalla tenace ermellina Tundra, la scaltra scoiattolina Ghianda e il ligio corvo Odino, indagare, non senza l’aiuto del commissario Tore e dei suoi poliziotti, tutti serpenti in squame e distintivo. Alice Antonelli, giovane e talentuosa, nata ad Atri (TE) nel 1994, ha da sempre avuto un’incredibile passione per il mondo delle storie e delle avventure che l’ha portata a laurearsi in Archeologia e Culture del Mondo Antico a Bologna, con una particolare attenzione all’ambito egittologico. La giovane autrice è affascinata dalle storie antiche, ma allo stesso tempo, è alla ricerca costante di storie recenti e moderne che possano conquistare il cuore dei lettori di tutte le età. La sua intima comprensione del potere dei racconti le ha permesso di creare un’opera irresistibile che affronta temi di mistero e avventura in un ambiente incantevole, facendo immergere i lettori in un affascinante bosco in cui l’amicizia, l’ingegno e il coraggio sono le armi principali per affrontare sfide e scoprire la verità. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Elena Melloni "Premio Letteratura Ragazzi" DAL 29 APRILE AL 4 MAGGIO 2024, a CENTO (FE), si svolgerà il Fetival del Premio Letteratura Ragazzi, giunto alla 45esiam edizione, il più longevo e ininterrotto tra i premi letterari italiani, ideato, organizzato, promosso e sostenuto dalla FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CENTO. Nato nel 1978, è l’unico Premio italiano a poter annoverare GIANNI RODARI come primo ed unico Presidente di Giuria. Il PLR è riservato a libri di lingua italiana (anche tradotti) ed è destinato a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 13 anni, con lo scopo primario di promuovere la lettura tra i ragazzi, proponendo letteratura di qualità che affronta i temi più vari. L’OBIETTIVO È QUELLO DI INVESTIRE SULLA FORMAZIONE DEI PIÙ GIOVANI, PER CRESCERE CITTADINI CONSAPEVOLI E LIBERI. Grazie alla crescente popolarità del PLR di Cento e all’enorme successo riscontrato, dal 2011 prende vita un vero e proprio festival che nasce e si sviluppa intorno alla manifestazione. Quest’anno, il programma prevede 5 GIORNI RICCHI DI EVENTI che animeranno il centro storico della città: INCONTRI CON IMPORTANTI E NOTI OSPITI, FIRMACOPIE CON AUTORI DI LIBRI, SPETTACOLI, LABORATORI PER RAGAZZI, PROIEZIONI DI FILM, MOSTRE, CONVEGNI, SEMINARI, LETTURE PER BAMBINI, DISCUSSIONI SUL RUOLO DEI PREMI DI LETTERATURA e tanto altro. A chiudere le cinque giornate del Festival sarà la CERIMONIA DI PREMIAZIONE dei libri che hanno partecipato al concorso, che si svolgerà il 4 MAGGIO 2024 ALLE ORE 11.00 presso il SALONE DI RAPPRESENTANZA CREDEM e svelerà la classifica finale dei libri finalisti selezionati da una Giuria Tecnica altamente selezionata. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Claudio Visentin "Passeggiate nei piccoli cimiteri" Disegni di Elena Bonini Ediciclo Editore www.ediciclo.it Chi ha tracciato i sentieri e le strade? I morti. Chi ha dato il nome ai paesi? I morti. Chi ha costruito le case e le chiese? I morti. Chi ha disegnato le forme dei campi registrate nel catasto? I morti. Chi ha stabilito leggi, regole di convivenza, usi quotidiani? I morti. Nei piccoli cimiteri di campagna e di paese, e ancora più nei poetici cimiteri abbandonati, lungo tutto l’Appennino, a volte i morti sembrano più presenti dei vivi. Sostando nel suo cammino, il viaggiatore si accosta alle loro vite attraverso le parole incise sulle lapidi, in un muto dialogo tra generazioni diverse; e a volte la morte gli fa meno paura. Claudio Visentin(Milano, 1964) insegna Storia del turismo all’Università della Svizzera italiana. Studia e racconta i nuovi stili di viaggio sulle pagine del supplemento domenicale del Sole 24 Ore e nella sua rubrica per il settimanale svizzero Azione. È il fondatore della Scuola del Viaggio. Ha scritto con Andrea Bocconi In viaggio con l’asino (Guanda); con Ediciclo ha puublicato, assieme a Stefano Faravelli, Alla ricerca di don Chisciotte. Un viaggio nella Mancia e Luci sul mare. Passeggiate nei piccoli cimiteri è il suo ultimo libro. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Maria Cristina Benetti "Reby B. disegna ancora" Ronzani Editore www.ronzanieditore.it Alla soglia dei 44 anni, Rebecca Bosetti si chiede che senso abbia vivere una vita che non le appartiene. Il lavoro nell’alta moda come assistente che la porta lontana dal marito e dai genitori, ha contribuito a ergere la barriera tra lei e sua madre, e un sogno di gioventù che credeva essere suo, ma lo era davvero? I rapporti con i propri genitori sono congelati da quando… già, da quando? E da dove emerge la voglia di scapparsene altrove ogni qualvolta mette piede al Civico 7 dove è cresciuta con i suoi fratelli? Alla morte del padre, abbandonare il lavoro, ricucire il rapporto con una madre disattenta e il ritrovamento di un piccolo “tesoro” di quando era bambina la aiuteranno a dipanare il perché della spaccatura con la sua famiglia. Forse per desideri non realizzati, voglia di libertà, di emancipazione, di una vita da vivere annullando le diversità tra i sessi ma anche la paura, il senso di protezione che Rebecca sente come vincolo. A incombere su tutto questo, un mistero: indagare, significherà scoprire, ma che cosa? Maria Cristina Benetti (luglio 1963). Quarta di sei fratelli, dopo anni in cui non redige che liste per la spesa, si avvicina alla scrittura come esigenza di espressione con testi di Narrativa Autobiografica. Dalla scuola dell’obbligo al 2016, anno in cui Carta Carbone festival di Treviso seleziona per la sessione Poster ‒ scrittori emergenti ‒ il suo primo lavoro Allora mi prenderò un cappello (Piazza Editore), aveva dimenticato quanto amasse cimentarsi in storie, seppur brevi, che dedicava agli amici, testi in rima per i loro compleanni, storielle inventate da leggersi per animare le feste. Con Ricordati di dimenticare nel 2019 vince il primo Premio Letterario “Storia di un maldestro in bicicletta”, dedicato al Cittadellese Andrea Bizzotto (BrentaPiaveEdizioni 2021). Questo è il suo primo romanzo. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Daniele Zovi "Italia selvatica" Storie di orsi, lupi, gatti selvatici, cinghiali, lontre, sciacalli dorati, linci e un castoro Utet Libri www.utetlibri.it In un paesino abruzzese un’orsa passeggia tranquillamente con i suoi cuccioli per i vicoli del borgo, entra nei giardini in pieno giorno, mangia dagli alberi da frutto. I suoi video fanno il giro del web e l’orsa, battezzata Gemma, diventa una celebrità. Su una spiaggia del Tirreno, a pochi chilometri da Pisa, impresse nella sabbia, compaiono le tracce inequivocabili di un lupo, uscito dal folto dei boschi in cerca di cibo; a Roma famiglie di cinghiali si aggirano tra i sacchetti della spazzatura lasciati vicino ai cassonetti ricolmi… Dopo secoli di declino, caccia indiscriminata, distruzione dei loro habitat, oggi gli animali selvatici stanno riprendendo a popolare la penisola, superando e aggirando le barriere che dovevano tenerli lontani, i muri e i recinti con cui l’uomo ha cercato di escludere la natura dalla società. Specie che rischiavano l’estinzione, come l’orso o il lupo, hanno ritrovato posto tra i nostri boschi, le lontre sono tornate a popolare i ruscelli, lo sciacallo dorato, fino a poco fa totalmente sconosciuto, ha superato il confine sloveno, e, per la prima volta dopo cinquecento anni, finalmente è stato visto un castoro in territorio italiano. Daniele Zovi, esperto forestale e raffinato narratore, attraverso la storia di otto animali disegna la cartina di un’Italia selvatica, misteriosa e incantevole, che resiste alla corsa allo sviluppo e allo sfruttamento delle risorse. E guadagna terreno, ricordandoci che il mondo della natura selvaggia è anche il nostro mondo e parlando di nuovo ai nostri cuori di libertà e bellezza, emozione e rispetto. Daniele Zovi, è nato a Roana e cresciuto a Vicenza. Si è laureato in Scienze forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo forestale dello Stato. Per Utet ha pubblicato Alberi sapienti, antiche foreste (2018), Italia selvatica (2019), Autobiografia della neve (2020) e In bosco (2021). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.


Giuseppe Morici "Crescere è una cosa da grandi" Perché le intenzioni di un'azienda contano più delle sue dimensioni Feltrinelli Editore www.feltrinelli.it Esistono aziende piccole che si pongono domande grandi, e aziende grandi che si pongono domande piccole. Esistono anche aziende grandi che sono state pensate in grande fin da quando erano piccole, e altre che lo sono diventate loro malgrado. O aziende piccole dove si respira l’aria fresca di montagna e altre dove non si respira perché non ci sono le finestre. Come giudichiamo le dimensioni di un’azienda? Calcoliamo il numero di dipendenti, ci basiamo sul suo fatturato? Oppure esistono anche fattori meno definibili e sfumati che ne condizionano la vita e l’evoluzione? E qual è la differenza fondamentale tra grandi e piccole aziende? Crescere per un’azienda non è una questione puramente economica, ma di postura, di sguardo sul mondo. Quel che conta è la mentalità, la cultura, il modo di stare al mondo e soprattutto il modo di gestire la conversazione interna, tra le persone che vi lavorano. Una “grande” azienda non cessa mai di ripensarsi, immagina il proprio futuro prima che questo accada, ma in esso include il suo passato, senza mai dimenticare di gestire con cura anche il presente. Per questo quel che conta di più è l’equilibrio, l’atteggiamento dell’imprenditore e dei manager: più delle risposte sono importanti le domande, quelle domande che rendono un’azienda longeva e matura, e che consentono di bilanciare davvero identità e crescita. Con la sua esperienza di manager e con il suo racconto personale ricco di aneddoti, Giuseppe Morici continua le sue riflessioni sul mondo delle imprese e ci guida con equilibrio alla scoperta e alla comprensione del complesso universo aziendale. Giuseppe Morici è un manager che ha lavorato nel marketing, nella consulenza e poi come direttore generale e amministratore delegato in diverse aziende tra cui Procter & Gamble, Monitor, Barilla e Bolton. Attualmente è Vice Presidente del Gruppo Feltrinelli e Partner della holding di investimento NUO. È membro di diversi consigli di amministrazione e svolge attività di formazione e di consulenza per aziende e fondi di investimento. Per Feltrinelli ha pubblicato Fare marketing rimanendo brave persone. Etica e poetica del mestiere più discusso del mondo (2014), Fare i manager rimanendo brave persone. Istruzioni per evitare la fine del mondo (e delle aziende) (2018), Leader ma non troppo. Arte e fatica di guidare un'azienda (2022) e (2024). Per "Feltrinelli Kids" ha scritto Non solo soldi! Parole e storie per capire l'economia (2023). È sposato, ha tre figli, vive tra Milano e Narni, in Umbria. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rss.